Solo in questo primo scorcio di 2023, in Italia 100 pedoni morti (dati Asaps). Un pessimo trend, che fa seguito al rialzo delle vittime nel 2022 sul 2021: così, si rischia di schizzare alla drammatica cifra record di 500 lenzuoli bianchi sull’asfalto fra chi cammina.
Sconosciuti i motivi delle statistiche terribili del nostro Paese. Si possono solo fare ipotesi. Anzitutto, risulta difficile arginare il fenomeno se non si hanno tutti dati sotto controllo: l’Istat non elabora tutte le informazioni sui sinistri dovuti al guidatore sotto l’effetto di alcol e droghe, in quanto non riceve un numero adeguato di report dalle Forze dell’ordine. Morale: difficile dire quanti pedoni siano morti perché i conducenti erano in stato alterato.
Inoltre, può darsi che non tutto quadri sotto il profilo della sicurezza per i pedoni con questa invasione di piste ciclabili in città. Peggio ancora con le corsie ciclabili valicabili da auto e furgoni: c’è troppo caos nei centri urbani.
Terzo: la distrazione da smartphone, con l’automobilista che guida mentre ha il dispositivo in mano, senza fare attenzione ai pedoni. Eppoi, l’eccesso di velocità. Rilevato dagli autovelox: se i numeri della sicurezza peggiorano, bisognerà fare marcia indietro, a prescindere dalle esigenze di cassa dei Comuni. Intenti a piazzare telecamere ovunque: Zone a traffico limitato come se piovesse, mentre i pedoni vengono investiti.
In generale, l’elettronica di controllo delle infrazioni da remoto sta miseramente fallendo in Italia. Considerando i numeri, e non gli incassi d’oro dei Comuni. Il primo semestre del 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell’incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta: lo dice l’Istat. Nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone1 (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%).
Per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030: così, l’Italia delle telecamere e degli autovelox non ce la farà mai. Verremo bacchettati dall’Unione europea?
Il Governo Meloni nel frattempo si attiva. A inizio 2023, sono stati stanziati 13,5 milioni di euro per 14 Comuni a favore della tutela dei pedoni. Il decreto è stato firmato dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, dopo il vertice sulla sicurezza stradale con i ministri Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara e il Capo della Polizia Lamberto Giannini.
Le risorse sono finalizzate alla progettazione e alla realizzazione di interventi in ambito urbano: obiettivo, attraversamenti pedonali semaforizzati e altri interventi similari; aumento della visibilità degli attraversamenti pedonali, anche mediante interventi su segnaletica verticale e orizzontale. A dimostrazione che pure i Comuni devono attrezzarsi: servono “zebre” chiare, evidenti, tenute bene.
Comments