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Immagine del redattoreVeronica Lucrezia Poblete

Nuovo Citroen C3 Aircross, la mobilità per tutti

Nuova Suv Citroën C3 Aircross 2024: obiettivo ceto medio

A fine giugno, Stellantis ha aperto gli ordini della nuova Citroën C3 Aircross 2024, cugina della

Opel Frontera, a cinque e a sette posti con tre livelli di allestimento. La Suv francese è

disponibile con motori benzina da 100 CV, mild hybrid da 136 CV e full electric da 113 CV. In

quest’ultimo caso, batteria da 44 kWh e autonomia dichiarata di 300 km (buona). Già la

versione base ha una dotazione ricca, che prevede fra l’altro cerchi d’acciaio da 16”, fari

anteriori a Led, l’Head-Up Display, ma anche le sospensioni Advanced Comfort, il climatizzatore

manuale, lo schienale posteriore sdoppiato e i sensori di parcheggio posteriori.

Discreto il numero di Adas, dal cruise control al riconoscimento dei segnali stradali, passando

per l’assistente al mantenimento della traiettoria, fino alla frenata automatica d’emergenza.

I prezzi? Si parte dalla C3 Aircross PureTech 100 CV MT6 You a 18.790 euro, e si termina alla

Full Electric 113 CV Max che costa 31.190 euro. Riteniamo che il primo prezzo sia quello che

più farà colpo, in modo da dare battaglia a Dacia: perché a nostro giudizio c’è la Casa romena

del gruppo Renault nel mirino. Stellantis può mangiare fette di mercato lì dove Dacia fa sfracelli

in Italia e in Europa, specie con la Sandero.

Le carte in regola ci sono, perché la nuova Suv Citroën C3 Aircross 2024, giunta alla seconda

generazione, è cambiata parecchio e lo ha fatto davvero in meglio. Lunga 4,39 metri, larga 1,79

e ha un passo di 2,67, è un mezzo comodo, per la famiglia. Di partenza, col collaudato tre

cilindri PureTech di 1.2 litri da 100 CV abbinato al cambio manuale a sei marce. Una Suv

urbana carina, ideale per spostamenti in città e per qualche viaggetto, senza pretese ultra

prestazionali in fatto di reattività e guidabilità. Scelta azzeccata, perché le Sport utility di

segmento B termiche piacciono tanto. Qualche dubbio sulle elettriche, un po’ care: senza aiuti

statali, venderle è difficile.

Il design convince, con sfiziose forme grandi e squadrate, in un mix equilibrato di linee e

bombature. Accattivanti i gruppi ottici disegnati da un’alternanza di linee luminose orizzontali. Il

frontale, verticale e abbastanza vistoso, ha la mascherina sottile con lo stemma ristilizzato.

Un’auto piacevole.


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