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Rischio aumento assicurazioni Rc auto nel 2022: polemiche

Aggiornamento: 23 nov 2021

Allarme rosso per gli automobilisti. L’anno nuovo rischia di aprirsi con un aumento assicurazioni Rc auto: da più parti, arrivano segnali in questo senso. Ma Assoutenti e Federcarrozzieri si oppongono.



Torna prepotentemente alla ribalta l’automobilista bancomat: c’è il rischio aumento assicurazioni Rc auto nel 2022. Parliamo della Responsabilità civile, che i proprietari delle vetture sono obbligati a pagare. Tutto parte dai dati ACI-Istat sugli incidenti stradali nei primi sei mesi del 2021: 65116 sinistri, 1239 morti, 85647 feriti, in aumento sul 2020 rispettivamente del +31%, 22% e 28%. Ecco perché l’amministratore delegato del gigante assicurativo Unipol, Carlo Cimbri, ha parlato di necessità di un incremento delle tariffe Rca. E, da più parti, arrivano segnali in questo senso. Dura la reazione di Stefano Mannacio, responsabile Rca di Assoutenti: le affermazioni odierne di Cimbri, dice, sono vergognose e rappresentano un insulto per tutti gli italiani. Perché? Semplice: le compagnie di assicurazioni sono quelle che hanno guadagnato più di tutte grazie alla pandemia. In quanto gli assicurati continuavano a pagare le polizze anche se le auto erano ferme a causa dei limiti agli spostamenti. Infine, viene evidenziato l’utile conseguito dalle imprese assicuratrici: 10.430 milioni di euro dal 2012 al 2019, con una redditività di quasi il 9%.


Da parte sua, Davide Galli, presidente Federcarrozzieri (Federazione dei carrozzieri indipendenti), mette in guardia gli automobilisti. Contestando i rincari. E criticando aspramente una norma nel disegno legge Concorrenza 2021: il risarcimento diretto esteso alle compagnie estere. Una procedura che vede il guidatore rimborsato direttamente dalla propria compagnia. Se la proposta diventasse realtà, ci sarebbe un controllo della riparazione Rc auto ancora più forte rispetto a oggi, con la canalizzazione degli automobilisti danneggiati verso le carrozzerie convenzionate. Queste, dice Galli, lavorano con prezzi di manodopera bassi imposti dall’alto. Con conseguenze negative per libertà di mercato e libera concorrenza.


La stessa Antitrust ha ribadito che il risarcimento diretto produce solo storture, con rincari Rc auto. Galli intende quindi opporsi agli aumenti, a tutela degli automobilisti, del libero mercato e della libera concorrenza. L’allarme è così alto che i carrozzieri indipendenti di altri Paesi del mondo si incontreranno a Bologna. Unica associazione italiana a rappresentare la categoria sarà Federcarrozzieri. Il General Meeting dell’AIRC (Association Internationale des Réparateurs en Carrosserie) si terrà il 25 novembre 2021. Contro il risarcimento diretto anche Sonia Monteleone, responsabile settore assicurazioni Movimento Consumatori: il primo effetto sarebbe l’aumento del costo di polizza. E una proliferazione di clausole molto discutibili che indirizzano l’automobilista verso i carrozzieri convenzionati.

Non ultimo, Luigi Mercurio, presidente Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni), critica la bozza di disegno legge Concorrenza 2021 che vuole estendere il risarcimento diretto alle compagnie estere: l'obiettivo delle compagnie, sostiene, è ridurre il numero dei periti terzi e delle perizie imparziali. Una forte spinta a ultra-velocizzare i rimborsi, verso il basso, a discapito di qualità e sicurezza stradale. Sarebbe viceversa opportuno introdurre una norma: sancire che sia solo un perito regolarmente iscritto al ruolo a effettuare la perizia a un veicolo. A protezione dell’automobilista.

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