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Wallbox, dove installarle?

Wallbox: sogno irrealizzabile per due terzi degli italiani 



La maggior parte delle famiglie italiane non è nelle condizioni adatte a installare una stazione di ricarica domestica, ossia la wallbox. L’impedimento è strutturale: mancano spazi adeguati come garage o parcheggi di proprietà. Lo evidenzia il portale immobiliare Idealista analizzando 1,3 milioni di annunci di vendita, in base ai quali due abitazioni su tre nel nostro Paese non dispongono di un box in cui installare la propria colonnina. Da non confondere con quella pubblica, in strada.

 

Nonostante questo, secondo Motus-E i punti di ricarica per auto elettriche presenti nelle case degli italiani hanno superato quota 400.000, con 304.000 installazioni collegate ai bonus edilizi (dati Enea). Un’ulteriore accelerazione potrebbe registrarsi coi bonus colonnine. Il bonus copre l’80% dei costi di acquisto e posa in opera delle infrastrutture di ricarica a uso domestico per privati e condomìni, rispettivamente fino a 1.500 e 8.000 euro.

 

Un circolo virtuoso, a beneficio dell’economia italiana: più del 70% delle wallbox vendute da noi sono prodotte nella Penisola, mentre il 50% del costo chiavi in mano è appannaggio dell’installazione, svolta da aziende e professionisti locali. 

 

Le risorse a disposizione per l’incentivo sono pari a 40 milioni di euro per il 2022, 40 milioni per il 2023 e 40 milioni per il 2024: le modalità di accesso ai fondi per il 2022 hanno presentato forti restrizioni, a partire dal riferimento alle sole infrastrutture installate tra il 4 ottobre e il 31 dicembre 2022. 

 

Le installazioni di infrastrutture di ricarica su suolo privato sono obbligatorie per alcune tipologie di edifici di nuova costruzione: i Comuni sono tenuti a inserire questa prescrizione nei regolamenti edilizi comunali.

 

Gli immobili soggetti sono gli edifici a uso diverso da quello residenziale, con superficie utile superiore a 500 metri quadri, e quelli a uso residenziale con almeno 10 unità abitative. La predisposizione all’allaccio per l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli diviene condizione obbligatoria per l’ottenimento del titolo abilitativo edilizio, sempreché i Comuni abbiano adeguato i loro regolamenti edilizi secondo le ultime prescrizioni normative del 2020.

 

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