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BYD DOLPHIN | Test drive

Abbiamo provato la nuova compatta elettrica di BYD


Dopo il recente sorpasso di BYD su Tesla nelle vendite di auto elettriche nell’ultimo trimestre del 2023, abbiamo deciso di tornare a parlare del modello di accesso nel nostro mercato, ovvero la Dolphin per scoprire i segreti di questo successo.


Design

Il design della BYD Dolphin è indubbiamente votato all’originalità, pur mantenendo un aspetto simpatico e familiare, con un frontale che sembra sorridere e ricorda il muso di un delfino.



La calandra chiusa con trama serigrafata, è contornata di una modanatura che si illumina e ne accentua la forma, a questo si aggiungono i proiettori con tecnologia full led dinamici, che proseguono il disegno con la firma luminosa.

Il paraurti è massiccio ed arrotondato, con una grande bocca di raffreddamento delle batterie con al centro il radar dei sistemi di sicurezza e due lame ai lati che può cambiare di colore in base agli abbinamenti e gli allestimenti.

Per alleggerire l’aspetto dello scudo sono state adottati due profili scuri che lo segnano vistosamente e ricordano due prese d’aria.

Il nostro allestimento Design, si caratterizza per la doppia colorazione, nel nostro caso Jet Black con Atlantis Grey, ma sono disponibili 4 varianti, con altrettante varianti per gli interni.



Dunque cofano e tetto e padiglione nero mentre la tinta della carrozzeria si estende nei cerchi in lega.

La vista laterale è estremamente originale, ed utilizza soluzioni attinte dalle monovolume, come il deflettore fisso sul montante A e il parabrezza inclinato, mentre l’impostazione complessiva è quello di una crossover compatta.

La fiancata è segnata vistosamente da una serie di nervature a freccia, con un sotto porta muscoloso, qui si apprezzano le maniglie a filo carrozzeria per aumentare l’aerodinamica.

I passa ruota contornati da protezioni in plastica, ospitano cerchi fino a 17 pollici semi lenticolari, che riportano elementi in tinta.

Il padiglione finisce con un montante C scuro serigrafato che simula una terza luce, ed uno spoiler sul tetto.

Le misure sono compatte, con una lunghezza di 429cm, la larghezza di 177cm, l’altezza di 157cm ed il passo di 270cm.



La vista posteriore è molto interessante dal punto di vista del degno, con i gruppi ottici annegati in una fascia scura che ingloba la firma luminosa che simula le onde del mare, mentre al centro campeggia la scritta Build Your Dreams.

Il paraurti è speculare rispetto a quello anteriore, con la targa posizionata dove davanti troviamo la griglia.


Bagagliaio

Il portellone è molto ampio e l’apertura è manuale, la soglia è bassa per agevolare il carico, ma c’è un piccolo scalino, nel nostro allestimento troviamo dei sovra tappeti in gomma di ottima qualità per non rovinare la moquette nel caso carichiate colli bagnati o sporchi.

Ci sono due pozzetti con rete ai lati ed un doppio fondo capiente, peccato per i fianchetti rigidi.

La capacità è tra le migliori della categoria e parte da 345 litri e può raggiungere i 1310, abbattendo gli schienali suddivisi in 60 e 40, peccato per l’assenza di una botola di collegamento con l’abitacolo.


Abitabilità posteriore

Grazie alla E-Platform 3 di BYD, che dà la base a tutti i modelli del marchio, l’abitabilità posteriore è da record rispetto alle dimensioni esterne.

Partiamo dal pavimento piatto che consente di ospitare senza problemi tre adulti, con spazio anche per le spalle. Le sedute sono leggermente conformate e questo agevola la comodità anche di chi siede al centro.

C’è un bracciolo con due porta bicchieri ed il tetto panoramico apribile dona una eccellente luminosità.

Le finiture sono molto curate, con poggia gomiti in ecopelle morbida e tasche multiple nel retro dei sedili, mentre nei pannelli porta ci sta una bottiglia da un litro.

Mancano le bocchette dell’aria, ma in compenso troviamo due prese USBC ed un pozzetto.




Posto guida

Se salite per la prima volta su una BYD, la sensazione è da effetto WOW, con soluzioni molto originali ed uniche per il segmento.

I sedili con poggiatesta integrato sono particolarmente ergonomici e sportivi, con rivestimenti in ecopelle di qualità con la parte centrale traforata e numerosi dettagli che levano la qualità, come ad esempio i profili a contrasto.



Le regolazioni sono elettriche su numerose vie, anche per il passeggero anteriore.

I materiali e gli assemblaggi sono di categoria nettamente superiore, anche se le plastiche rigide sono presenti nelle parti inferiori degli arredi.

Sono molto intriganti i numerosi richiami al mondo marino, come le bocchette dell’aria che ricordano una conchiglia, le uscite anti appannamento che simulano le onde del mare e le maniglie ispirate alle pinne del delfino.



Il volante è lo stesso che abbiamo visto sulla BYD Atto3, ed è molto gradevole da impugnare grazie al rivestimento in pelle, mentre i numerosi tasti dal buon feedback sono ordinati ed intuitivi.

Ma andiamo al piatto forte, la plancia, che è davvero unica con un disegno estremamente originale e funzionale.

Il tunnel a onda sospeso, con un grade alloggiamento al di sotto, ospita un oggetto che potrebbe salvarvi la vita, ovvero un martelletto per rompere il vetro in caso di emergenza e che all’occorrenza può anche tagliare la cintura.

Nella zona superiore trova spazio il caricatore ad induzione dello smartphone, due prese USBC, una a 12V, due porta bicchieri ed il freno di stazionamento elettrico.

Nella parte centrale spicca un ulteriore vano sporgente in materiale morbido che può servire per alloggiare un secondo smartphone, ed in più la comoda pulsantiera con l’inedito rotore del cambio, mentre il secondo rotore è riservato al volume, che però non è molto fluido.

Il cluster del quadro strumenti da 5 pollici è ricco di informazioni, mentre per la connettività è presente un display da 12,8 rotante, una vera chicca. La grafica è chiara e può variare tra tema bianco o nero, anche in base alla luminosità esterna.

Il sistema è connesso ed aggiornabile tramite OTA, mentre la navigazione è on line, con ricerca di punti di interesse. Molto bene la sezione dedicata all’elettrico, con flussi e statistiche. La connessione con Apple Car Play ed Android auto avviene a cavo, ma non è escluso che si aggiorni con la condivisione wireless.

Eccellente il sistema di telecamere esterne.



Guida

BYD è senza dubbio uno dei marchi più all’avanguardia in tema di auto elettriche, non solo per la piattaforma innovativa e modulare che ospita dalla Dolphin alla Han, ma soprattutto per le sue batterie lamellari chiamate Blade Battery, che sono senza dubbio un gradino sopra a tutte le batterie oggi presenti sulle auto elettriche.

Si tratta di un pacco batterie posizionato sotto il pianale e composto da celle lamellari, che non solo aumentano sensibilmente la sicurezza, infatti anche se perforate non si incendiano, un tema molto caldo in questo periodo.

La composizione chimica è di litio, ferro e fosfato e nel nostro esemplare la capacità è di 60,4 kWh a 400 Volt, che consentono ricariche molto veloci, ad esempio da casa con una schuco, si può caricare l’auto al 100% in 24 ore, in pratica caricandola di notte per 6 o 7 ore, siete sempre tranquilli con una carica settimanale, mentre da colonnina a 11 kW i tempi scendono a 6 ore, ma se utilizzate una CCS combo 2 a corrente continua con 88 kW di massima potenza, in meno di 1 ora avete il 100%.

Chiaramente il consiglio è di caricarla a casa se avete un garage, infatti il costo del kWh domestico consente di risparmiare notevolmente, anche con i classici 3 kW, se avete poi il fotovoltaico il costo è pari a zero.

L’autonomia dichiarata è di 427 km, un dato che possiamo confermare, infatti con temperature esterne che variano da 5 ai 10 gradi, abbiamo percorso 390 km reali, chiaramente meglio tenerla in box se le temperature notturne sono sotto lo 0, perchè a quel punto la situazione potrebbe essere complicata.

Ma parliamo del powertrain, che nel nostro esemplare è posizionato sull’avantreno, dunque trazione anteriore, con una potenza di ben 204cv di boost ed una coppia di 310 Nm.

Una potenza che in certi casi la rende rabbiosa, visto anche il peso di 1658kg, molto contenuto per un’elettrica.

Non è raro in accelerazione far slittare le ruote anteriori, con una spinta che ricorda sportive compatte di razza come la Ford Puma ST, ma col vantaggio che la coppia e la progressione sono superiori.

La velocità di punta è chiaramente autolimitata a 160 km/h, ma l’accelerazione da 0 a 100 è di 8 secondi, 1 secondo in più rispetto alla Ford Puma ST.

Unico neo sono i cerchi da 17 pollici, che da una parte diminuiscono l’attrito e di conseguenza aiutano ad aumentare l’autonomia, ma se avete una guida vivace, si rivelano sotto dimensionate soprattutto in curva, ma se amate viaggiare tranquilli, con queste coperture si esalta il confort, con un assorbimento del fondo ottimale, grazia anche alle sospensioni tarate in maniera quasi turistica e l’architettura molto raffinata.

Ma torniamo al powertrain e le modalità di guida, infatti possiamo contare su quattro settaggi, Normale, Sport, Eco e Snow, che agiscono elettronicamente sui parametri, come la risposta del motore al pedale e la coppia, chiaramente la scelta consigliata in città è Eco, anche perchè in Sport è fin troppo esuberante.

La rigenerazione passa dal rilascio ed i freni, con due step, ma sul pedale del freno l’effetto spugnoso diventa un poco evidente, ma niente paura per la frenata, infatti con quattro dischi la Dolphin regala spazi di arresto quasi da record di categoria.

Bene lo sterzo, ma non eccellente in quanto, soprattutto in sport, resta sempre abbastanza leggero, un fattore che ne compromette un poco la precisione, ma nel traffico cittadino gira in un fazzoletto, senza alcuno sforzo, infatti il carico è molto basso. Peccato per il rollio che sempre in Sport emerge troppo.

Insomma in alcuni casi resta un poco la frustrazione di avere un piccolo bolide da 204 cv, ma coperture che rovinano un poco la festa.

La sicurezza e gli Adas ci sono tutti, infatti abbiamo un livello 2 di guida autonoma, con un pacchetto completo offerto di serie, cosa molto rara per il segmento, ma i segnali acustici sono troppi e difficile da attenuare.

In poche parole la BYD Dolphin offre una potenza notevole ed un piacere di guida ed un divertimento assicurato, inoltre se aggiungiamo che qui è tutto di serie, si fa presto a capire perchè BYD ha le carte in regola per diventare la numero 1 nel segmento delle elettriche. L’autonomia poi e la velocità di ricarica, la rendono molto interessante.


Configuratore


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