Nulla sarà più come prima: l'ottava generazione della sportiva americana per eccellenza adotta il motore centrale ed è già pronta per future applicazioni ibride. Ve la raccontiamo in anteprima italiana da Cavauto.
È rossa e ha un motore centrale V8 aspirato. No, non parliamo della Ferrari 458 Italia. Parliamo della nuova Chevrolet Corvette C8, ottava generazione della sportiva americana per eccellenza. Ve la raccontiamo dopo averla vista dal vivo in anteprima italiana e... in attesa di poterla guidare su strada!
Corvette C8: in Italia grazie a Cavauto American Division
Come molti sapranno, General Motors non è più presente direttamente in Italia e a fare le veci esclusive della sua filiale europea ci pensa l’importatore Cavauto, che già conosciamo perché è quello che si occupa di importare in Italia modelli a stelle e strisce come la Cadillac XT4 di cui trovate già la prova sul canale. Tra l’altro di recente la sua rete American Division si è espansa in diverse città italiane oltre alla sede di Monza.
Corvette C8: dove ci siamo già visti?
Quella che vi raccontiamo in questo articolo si chiama Corvette Stingray, nome introdotto a partire dalla seconda generazione e da quel momento riservato ad alcune serie speciali della ‘Vette. Ecco, i punti in comune con le generazioni precedenti possiamo dire che finiscono qui. Sotto il vestito aggiornato infatti non c’è più il motore anteriore bensì un’unità centrale-posteriore. Sì, esattamente lo stesso schema meccanico della Ferrari F8 Tributo, della McLaren 570S e della Lamborghini Huracan che, vero, sono più potenti, ma costano praticamente il doppio, se non di più.
Corvette a motore centrale? Tutt'altro che un'eresia
Prima di gridare allo scandalo, sappiate che questa scelta non è solo frutto dell’esigenza di ridurre consumi ed emissioni e porre le basi per un futuro elettrificato (sì, in futuro arriverà una Corvette C8 ibrida con un'unità elettrica destinata alle ruote anteriori): in realtà, l’idea di realizzare una Corvette con questo schema meccanico risale agli albori della supercar yankee, nata nel 1953. Sono stati diversi, infatti, i prototipi di Corvette "mid-engine" sviluppati e mai portati in produzione. Fino ad oggi...
Corvette C8: come cambia fuori
La rivoluzione meccanica si traduce al primo sguardo in proporzioni nuove per una Corvette, le vedremo tra poco. Se però la guardiamo in modo distratto, magari nella sola vista frontale e posteriore, il suo stile non è poi così diverso da quello delle ultime generazioni.
Certo, da una parte è più "spigoloso" e moderno in alcuni dettagli (come i gruppi ottici full LED con firma luminosa a doppia linea), dall’altra rinuncia ad aspetti divenuti ormai iconici come i quattro scarichi centrali, qui sostituiti da una soluzione ben più tradizionale.
Cambia radicalmente, e non potrebbe essere altrimenti, la fiancata. Il lungo cofano si accorcia e diventa più inclinato, l’abitacolo avanza di circa 40 cm e il posteriore è più imponente. Davanti le prese d’aria si riducono al minimo in quanto servono più per aumentare il carico aerodinamico che per raffreddare il motore. Le bocche di raffreddamento sono spostate sulla fiancata, dietro le portiere e proseguono anche al posteriore, con due griglie di sfogo ben nascoste dalla verniciatura in color carrozzeria.
Corvette C8: sempre chiusa, sempre aperta
Come ogni Corvette che si rispetti non poteva mancare neanche qui il tetto rigido removibile, che una volta asportato trova posto nel piccolo vano posteriore.Sicuramente più comoda la variante Convertible, proposta con un raffinato tetto rigido retrattile. La restante parte del bagagliaio si sposta nel piccolo pozzetto anteriore, sufficiente per accogliere un bagaglio a mano e una borsa morbida.
Se l’estetica strizza l’occhio ad alcune concorrenti europee (la tinta Torch Red è un riferimento voluto a Maranello mentre il caratteristico taglio del cofano anteriore è evidentemente ispirato alle vetture di Sant’Agata Bolognese…), dal punto di vista telaistico la nuova Corvette non ha nulla da invidiare alle rivali.
Corvette C8: telaio monoscocca
Un esempio è la struttura monoscocca in fibra di carbonio, capace di fermare l'ago della bilancia a 1.530 kg. Per alleggerire ulteriormente la struttura i tecnici americani hanno utilizzato tanto alluminio ma anche un materiale derivato dalla fibra di vetro con una densità tale che, a detta di Chevrolet, potrebbe perfino galleggiare nell'acqua: lo troviamo nella struttura della plancia e della parte posteriore della vettura.
Corvette 2021: motore
In realtà, sebbene sia stato quasi interamente rinnovato, il propulsore è la cosa che meno cambia rispetto alla C7, perlomeno non cambia nella filosofia: l’LT2, questa la sua sigla, mantiene infatti l’iconica cilindrata di 6,2 litri, il frazionamento V8 e soprattutto il fatto che sia aspirato.
Con il Performance Package Z51, che tra l’altro è offerto di serie nella Launch Edition, abbiamo una potenza massima di 495 CV (369 kW) e 637 Nm di coppia, sufficienti a renderla la più potente e veloce Stingray di tutti i tempi, con un’accelerazione da 0-60 miglia orarie (0-96 km/h) in 2,8 secondi. Un tempo sorprendente, degno di hypercar ben più potenti. In GM non hanno comunque trascurato l’efficienza, con la possibilità di disattivare quattro cilindri quando non è richiesto il massimo carico.
Dove Corvette strizza ancora di più l’occhio alle supercar europee è nella trasmissione, ora solo automatica a doppia frizione a 8 rapporti con paddle al volante. La stessa che troviamo, tra l'altro, sotto la nuova Maserati MC20. Un altro pizzico di italianità si ritrova anche nell'impianto frenante firmato Brembo con dischi in acciaio e pinze anteriori a 6 pistoncini. E a chi dice che le auto americane non facciano le curve, Corvette risponde con uno sterzo dal feeling più preciso, con rapporto di 15,7:1.
Corvette C8: interni da Cadillac
Rivoluzione esterna ma anche nell’abitacolo, dove per specifica scelta progettuale è stato deciso di…lasciare alle strette il passeggero. In realtà di spazio per chi siede a destra ce n’è, ma è proprio la struttura della plancia a privilegiare chi è alla guida: la console e l’infotainment sono orientati verso il conducente, separato dal passeggero da un tunnel piuttosto ingombrante sormontato da una pulsantiera degna di un cockpit aeronautico.
Nuovo il volante a due razze, con una corona dal disegno insolito per non nascondere la strumentazione digitale da 12 pollici, totalmente configurabile con diverse opzioni grafiche e contenuti variabili in base alle modalità di guida. In ogni caso, tante informazioni sono replicate anche nell’ampio head-up display a colori proiettato direttamente sul parabrezza. Il sistema di infotainment ha la stessa grafica già vista sull’impianto di Cadillac XT4 (QUI la nostra prova): semplice, intuitiva, con un’ottima risoluzione e una altrettanto sorprendente reattività per il display da 8 pollici.
Presenti i comandi vocali evoluti, Apple CarPlay e Android Auto (via cavo), ricarica wireless per smartphone compatibili (nel portaoggetti ricavato tra i due schienali) e anche il sensore NFC, su cui basta appoggiare il telefono per abbinarlo in un istante. Una vera chicca è infine la funzione Performance Data Recorder, che permette di registrare su scheda SD le proprie performance (per esempio un giro in pista) sfruttando la telecamera anteriore e una grafica in sovraimpressione a scelta tra quattro diverse informazioni.
La qualità dei materiali è cresciuta notevolmente rispetto al modello precedente e tante sono le possibilità di personalizzazione per gli inserti, i sedili e la plancia, totalmente rivestita in pelle, senza dimenticare i sedili riscaldati e ventilati, anche con gli inserti in fibra di carbonio. Sembra di stare su una Cadillac di alta gamma.
Corvette C8: si alza quando serve
Infine, un’altra curiosità “tech”. Sulla nuova Corvette debuttano le sospensioni anteriori con altezza regolabile: è praticamente l’unico optional proposto per le versioni importate in Italia, costa 2.000 euro ma permette di alzare l’assetto anteriore di 5 cm in 2,8 secondi, anche in movimento (fino a 39 km/h). La cosa più interessante è che il sistema sfrutta le coordinate del GPS per riconoscere i punti in cui abbiamo più spesso la necessità di alzare l’assetto, per esempio la rampa di casa o dell’ufficio, alzandolo automaticamente.
Corvette C8: prezzi e versioni per l'Italia
C'è tempo fino al 30 aprile per accaparrarsi uno degli ultimi esemplari di Corvette C8 nell'allestimento Launch Edition. La nuova generazione viene infatti importata in Italia in due carrozzerie, coupé con tetto rigido asportabile e Convertible con tetto rigido retrattile, in un’unica versione di lancio full optional, che include il pacchetto Z51 Performance (che oltre ad una potenza superiore aggiunge i freni Brembo con dischi maggiorati, prese d’aria anteriori aggiuntive, differenziale elettronico a slittamento limitato che si aggiunge a quello meccanico di serie, lo scarico Performance, il rapporto del’asse posteriore più corto, un pacchetto aerodinamico dedicato e pneumatici Michelin Pilot Sport 4S) e il 2LT per le finiture.
Non contenti, in Cavauto hanno giustamente pensato che gli automobilisti europei meritassero il massimo e dunque hanno incluso nella dotazione anche il pacchetto 3LT, che include dettagli esterni e interni in carbonio, le sospensioni Magnetic Ride Control e tanti ADAS. I prezzi indicativi in Italia delle Launch Edition, in consegna da settembre, partono da 102.500 euro per la Coupé e da 109.680 euro per la Convertible (valori IVA inclusa a cui occorre aggiungere circa 3.500 euro di messa su strada). A questo prezzo, semplicemente, è davvero difficile chiedere di meglio.
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