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DR 4.0: GPL e cambio manuale (Video)

Com'è e come va su strada il Family Suv di DR alimentato a GPL.


Il successo di DR continua e, dopo aver provato l'ammiraglia, la 6.0, in questa prova conosciamo uno dei modelli che riscosso il maggior interesse tra il pubblico italiano, la DR 4.0.


DR 4.0: Look


Il design di DR 4.0 si distingue per essere dinamico e giovane, ma per cercare di comprendere meglio il successo di questa vettura iniziamo a conoscerla nel dettaglio.


Partiamo dunque dal fondale, dominato dalla grande griglia che nella trama ricorda da 6.0 che abbiamo precedentemente provato. Il logo, molto grande, è spostato a lato, mentre la cornice in nero lucido si estende fino ad inglobare la targa. Molto intriganti le grandi griglie, anche se chiuse. Una sottile linea color alluminio divide lo scudo paraurti e qui troviamo annegate le luci diurne a Led, infine lo skid plate esalta la natura da Suv.

I proiettori sono molto estesi e con un design ricercato, ma l’illuminazione affidata a lampade alogene non mi convince, chiaramente la tecnologia a Led, presente in gran parte della gamma DR, potrebbe approdare presto anche sulla 4.0. Il cofano è molto sinuoso e ricco di linee, che rendono l’aspetto grintoso.



La fiancata è classica, con una profonda muscolatura sul brancando, ma nel complesso domina la pulizia, con solo due leggere nervature.

Tutta la parte inferiore, compresi i passaruota ed i paraurti, sono protetti da modanature in plastica opaca, molto resistente, con una lama in simil alluminio che alleggerisce la linea.

Il padiglione è caratterizzato dalle grandi superfici vetrate ed una finta terza luce, infatti il montante C è chiuso e massiccio, in più i mancorrenti in color silver sono utili e gradevole nell’aspetto.


Le misure sono a cavallo tra una segmento B ed un C, anche se possiamo definire la DR 4.0 una B-Suv. La lunghezza è di 432 cm, l’altezza di 167 cm, la larghezza di 183 cm ed il passo di 263 cm.



La sezione di coda è dominata dai gruppi ottici orizzontali con luce di posizione realizzata a Led e da una linea cromata che parte da questi ultimi e percorre tutto il volume.

Il logo DR su una placca sera non è ben integrato, ma anche qui a breve ci sarà una rivisitazione.

Il lunotto non è molto inclinato, ed è sormontato da un grande spoiler.

Lo scudo paraurti è ottimamente integrato, con l’apertura molto bassa, mentre nel paraurti la sezione scura, con fari supplementari integrati, protegge la 4.0 dai piccoli urti. Infine, la fascia in simil alluminio riporta due scarichi simulati, che nascondono, sotto allo scudo, due scarichi reali.


DR 4.0: Baule


L’apertura del portellone è molto bassa e questo consente di avere una soglia di carico agevole.

Il piano è a livello ed in moquette, ma il doppiofondo è occupato dalla grande bombola del GPL, perfettamente integrata con un elemento in materiale espanso anti rombo, dove sono ricavati gli alloggiamenti per gli attrezzi.

I fianchi sono rigidi, ma dotati di un punto luce e ganci.




La capacità di carico parte da 340 litri e può raggiungere i 1.100, abbattendo gli schienali suddivisi in 40 e 60. Non c’è una botola di collegamento, ma, a schienali abbattuti, non ci sono scalini.


DR 4.0: Abitabilità posteriore


Una delle grandi qualità della DR 4.0 è la buona abitabilità posteriore, con una seduta che può accogliere comodamente tre adulti, infatti il tunnel è appena accennato e questo agevola lo spazio per le gambe di chi siede al centro.

Lo spazio per la testa è abbondante anche per i più alti.

Non ci sono prese USB o bocchette dell’aria, ma nel complesso lo spazio per gli oggetti è molto, con due grandi tasche nel retro dei sedili e nei pannelli porta.

Degno di nota è il rivestimento della seduta, che è per tutti i modelli in ecopelle di buona qualità, con una corretta sagomatura ed un aspetto molto ricercato e gradevole, in più il poggia-braccio con porta-bicchieri è molto comodo.


DR 4.0: Posto guida


Salendo a bordo della DR 4.0 si viene avvolti da un ambiente ben rifinito e con molti materiali morbidi.

I sedili dal design ergonomico sono un bel biglietto da visita. Infatti il trattamento in ecopelle è particolarmente ricercato, con la parte centrale traforata, e ricorda molto la pelle vera.

Il lato guida è ricco di regolazioni elettriche a 6 vie per trovare la giusta posizione, mentre il volante è regolabile in altezza ma non in profondità.



L’aspetto della plancia è lineare ed ordinato, con una grande fascia in plastica soft touch che si estende davanti al passeggero ed ingloba lo schermo del sistema di connettività, affidato ad un monitor touch da ben 9 pollici ed una buona luminosità e definizione.

Il sistema è comandabile anche attraverso il piccolo rotore posto sul tunnel. Questo dispositivo va inteso come un’eccellente base per connettere il cellulare, che, attraverso i protocolli Apple CarPlay o Android Auto, condivisibili via cavo, consente di replicare tutti i contenuti e le app.

Non manca la telecamera molto ampia e dalla buona definizione, peccato che al buio i colori delle immagini siano molto tenui. Il sistema di climatizzazione, infine, si può controllare sia tramite i pulsanti fisici, che attraverso il display.


Il quadro strumenti digitale è personalizzabile nella grafica ed è ricco di numerose informazioni, peccato che non ci sia il livello del GPL.



Il nostro esemplare con cambio meccanico ha il freno di stazionamento manuale, invece con il cambio automatico il freno è con comando automatico.


Il tunnel è ben rifinito e rivestito con plastica che simula l’acciaio galvanizzato nero, qui spicca il pulsante dell’accensione, mentre il pozzetto per alloggiare il cellulare è dotato di due prese USB, una 12 Volt ed il commutatore a Led del sistema BiFuel, finalmente in vista. Molto comodo il bracciolo dotato un grande pozzetto ed i due porta bicchieri, oltre al capiente cassetto in plancia e le tasche nei pannelli porta.

Bello e funzionale il volante con un diametro sportivo e rivestito in morbida pelle. I comandi ricordano alcune auto tedesche e sono ben realizzati.

Un plauso, infine, alla presenza del tetto apribile, un plus che nessuna vettura di questa fascia di prezzo offre di serie.


DR 4.0: Motore


Per cercare di comprendere il grande successo di DR 4.0, bisogna mettersi alla guida di quello che la casa molisana, definisce Family Suv.

Un’auto che mette in primo piano la sua grande razionalità e semplicità, nonché il piacere di guida, che raramente si riscontra in auto di questa fascia di prezzo.



La meccanica è classica, con motore ACTECO a 4 cilindri alimentato a benzina da 1,5 litri, che si avvale di un impianto GPL montato in Italia dalla BRC con un serbatoio che offre ben 55 litri.

Il tutto si traduce in prestazioni più che accettabili, con 114 cv ed una coppia di 132 Nm a 4.800 giri, la velocità di punta di 175 km/h ed uno 0 a 100 coperto in 11 secondi.

Chiaramente trattandosi di una BiFuel, la sua dote maggiore è l’economia di gestione, partendo dai consumi, che se a benzina sono di poco superiori agli 8 l/100 km, in GPL il dato aumenta a 9,8 l/100 km. Un dato che potrebbe spaventare, ma tenendo conto del costo del GPL che d oggi è di circa 0,8 euro al litro, il risparmio è assicurato, soprattutto in vista dei continui rincari dei carburanti.


La DR 4.0 parte sempre a benzina fino al raggiungimento della temperatura del GPL, ma questa fase dura pochi secondi, un aspetto intelligente che garantisce partenze senza i classici strappi a motore freddo, in più la messa a punto del sistema realizzato dall’Italiana BRC è tra i più riusciti, con il piccolo selettore posto al centro plancia e non più nascosto come su altre vetture.

Peccato che manchi il lettore della capacità sul quadro strumenti, ma il sistema a led è abbastanza chiaro.

Lo switch tra benzina e GPL è impercettibile, ma quando GPL finisce c’è un segnalatore acustico che vi ricorda di fare rifornimento.


DR 4.0: Guida


Alla guida si apprezza il confort offerto dalle sospensioni tarate in modo turistico, ed ovviamente l’assorbimento del fondo stradale, anche grazie alle coperture con cerchi da 18 pollici e pneumatici con spalla 55.

A questo contribuisce anche la collaudata architettura delle sospensioni, dove sull’asse anteriore troviamo un MacPherson e nel posteriore sospensioni semi indipendenti con barra di torsione.

Altro aspetto convincente è l’impianto frenante che sfrutta 4 dischi, mentre quelli anteriori sono autoventilati.

Bene lo sterzo con un carico corretto sia nel traffico che nell’extraurbano, ma in quanto a precisione il voto è sufficiente.



DR 4.0 è una vettura abbastanza silenziosa, con pochi fruscii ed il suono del propulsore molto contenuto, chiaramente in accelerazione quest’ultimo fa sentire la sua voce.

Il cambio è un classico meccanico a 5 marce, con innesti secchi e precisi, la rapportata è corta, infatti non è raro partire anche in seconda, ma nel complesso ben sfruttabile. Il pedale della frizione è leggero, con uno stacco abbastanza in alto.


DR 4.0: Sicurezza


Sulla DR 4.0 resta sempre la perplessità in merito ai sistemi di sicurezza, come del resto i proiettori alogeni che sanno un poco di retrò, ma in DR assicurano che è previsto un aggiornamento. Del resto, molte auto ben più blasonate e costose adottano ancora questo tipo di illuminazione e non è detto che siano dotate di ADAS.



DR 4.0: Prezzo


In sintesi, nuova DR 4.0 si presenta con un prezzo di attacco sorprendente, sia per i contenuti che per la qualità offerta. Va detto che è un’auto che si rivolge ad un target che vuole un’auto concreta ma soprattutto facile da guidare. Ma al contempo che non vuole rinunciare a comodità e costi di gestione molto bassi.


Ottima dunque per le famiglie e chi ama macinare chilometri in piena comodità, senza dimenticare chi usa l’auto prettamente in città, infatti grazie alla guida rialzata consente di avere tutto sotto controllo.


Quanto costa? DR 4.0 ha un prezzo di listino, chiavi in mano, di 19.900 euro.



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