Servono più taxi, sì o no? Ecco le problematiche nelle città di Milano e Roma.
Prima il governo e poi i Comuni intendono porre rimedio alla “fame” di taxi: molti contattano i call center delle cooperative e si sentono rispondere picche. Idem con le varie app, per le quali nessun taxi è disponibile in certi orari e luoghi. Il problema si sente a Milano e a Roma soprattutto. Guai rilevati anche dall’Antitrust. Di qui, l’idea dell’esecutivo: più licenze, quindi più taxi, meno attese per i clienti. La palla passa ai sindaci, che devono decidere il da farsi.
L’Amministrazione milanese ha indetto un bando per 450 nuovi taxi, con incentivi per chi utilizzerà auto adibite al trasporto di persone con disabilità o effettuerà servizio, per cinque anni, negli orari con maggior livello di domanda. In più, c’è la possibilità di attivare nuove seconde guide. Lo fa utilizzando la legge approvata recentemente (136/2023), che consente di aumentare del 20% il parco taxi (per Milano fino a 971). Le licenze saranno a pagamento e il 100% del ricavato verrà suddiviso tra i tassisti ad oggi in servizio. Incentivi sul contributo per chi avrà l’auto adibita al trasporto di persone con disabilità (-20%) e per chi farà turni serali o notturni o nei fine settimana per 5 anni (-30%). La riduzione arriverà fino al 40% per chi rispetterà entrambi i criteri. I nuovi tassisti dovranno utilizzare auto a basso impatto ambientale e conoscere la lingua inglese. Ok alla doppia guida (due persone che si alternano sullo stesso taxi fino a 16 ore al giorno) con la stima di 100 adesioni. Tutte queste misure hanno l’obiettivo di arrivare ad aggiungere mille licenze.
“Abbiamo optato per questa scelta - spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano - malgrado non lasci fondi all’Amministrazione per potenziare i servizi per il trasporto pubblico non di linea”.
Ma molti sindacati dei tassisti a Milano non ci stanno. Il problema della carenza di auto bianche, dicono, si verifica di rado: per esempio di notte di venerdì, in concomitanza con fiere e manifestazioni. Servono poi più zone di sosta per i taxi. E a peggiorare tutto è l’invasione senza freni di ciclabili pericolose che stringono la carreggiata paralizzando la circolazione.
A Roma, situazione più calda e complicata. “Il forte aumento dei turisti ha determinato nella scorsa primavera una riduzione dei taxi. La doppia guida ha visto l’adesione di 200 tassisti anche se è una misura che non sarà sufficiente - sostiene il sindaco Roberto Gualtieri -: per questo abbiamo avviato le procedure per il rilascio di 1000 licenze permanenti e per le 500 stagionali per cui ci avvarremo della procedura semplificata”. Nella Città Eterna, poi, esiste il gravissimo problema degli abusivi, che confonde le acque e genera tensione.
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