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Porsche Taycan 4S: recensione e prova consumi reali della berlina sportiva elettrica (Video)

La prima auto 100% elettrica di Porsche è una vera Porsche nello stile e nella qualità costruttiva, ma lo sarà anche nella guida? Ve lo raccontiamo in questa recensione di Porsche Taycan 4S.



La guardi e non puoi che rivedere in lei gli stilemi della 911, la capostipite della gamma Porsche. Ma le porte sono quattro, come sulla sorella termica Panamera. Taycan ne è una perfetta sintesi: grazie all’ingombro ridotto dei motori elettrici il cofano è più basso e corto mentre l’abitacolo è più spazioso di Panamera, nonostante le dimensioni inferiori di una manciata di centimetri.


Porsche Taycan: design e aerodinamica convivono



Basta uno sguardo, anche distratto, per identificare Taycan come una vera Porsche: i proiettori con quattro punti luce a LED incassati nei parafanghi, le fiancate che si allargano sensualmente verso la coda disegnando delle spalle muscolose ma mai aggressive, i fanali a LED costituiti da un’unica semplice striscia, la finestratura laterale dall'inconfondibile silhouette ovale e la coda appena accennata.


Due gli sportelli per la ricarica (manuali sulla nostra 4S): uno a sinistra, con presa di Tipo 2 per la ricarica in corrente alternata (AC), e uno a destra, con presa CCS Combo per la ricarica in AC e DC (corrente continua).



E visto che parliamo di una sportiva, ma elettrica, massima attenzione è riservata all’aerodinamica, con un Cx di soli 0,25 che scende a soli 0,22 sulla più performante Turbo S. Il merito va a diverse soluzioni, quali lo spoiler attivo, il fondo completamente carenato e alle piccole prese d’aria posizionate nei punti giusti per garantire un ottimo equilibrio (anche visivo) tra raffreddamento e resistenza all’aria.


Porsche Taycan: dimensioni, bagagliaio e spazio interno


Le dimensioni di Porsche Taycan 4S - 4.963 mm lunghezza x 1.966 mm larghezza x 1.379 mm altezza x 2.900 mm passo - la posizionano tra il segmento E e il segmento F, con un bagagliaio da 407 litri (posteriore) a cui si aggiunge un piccolo "frunk" anteriore da 84 litri in grado di accogliere una borsa morbida e i cavi per la ricarica (quello domestico, con un grande display touch sul trasformatore, e quello per le colonnine).



L'abitacolo è progettato per accogliere quattro persone nel massimo comfort, con sedili dalla conformazione sportiva anche dietro (il posto centrale è sostituito da una vasca portaoggetti). Chi siede davanti ha tutte le regolazioni (elettriche) possibili e immaginabili, mentre chi siede dietro deve fare i conti con uno spazio per le gambe solo discreto (specialmente se chi guida è alto 1,95 come chi scrive). Presenti le bocchette dell'aria e, con l'optional del climatizzatore quadrizona, anche un display touch per la regolazione di flussi e temperatura.


L'illuminazione interna è affidata a luci LED ed è amplificata ulteriormente dall'enorme tetto panoramico in vetro, esteso a tutta la lunghezza dell'abitacolo. Il pannello è fisso e non c'è una tendina per schermarlo dai raggi solari: a quello ci pensa un'apposito trattamento oscurante del vetro.


Porsche Taycan: interni e infotainment



La pulizia degli esterni va a braccetto con degli interni quasi completamente digitalizzati, ma lontani anni luce da quelli della concorrente diretta Tesla Model S. Qui gli schermi sono ben tre solo nella plancia, ma a fare la differenza è la cura con la quale gli esperti di Zuffenhausen hanno confezionato l’abitacolo di Taycan.



La strumentazione classica viene sostituita da un pannello curvo da 16,8 pollici configurabile, protetto dai riflessi grazie ad un filtro polarizzante e dotato di una grafica personalizzabile con quattro diversi layout:

  • Classic mode: che riproduce i classici cinque strumenti circolari analogici;

  • Map mode: con la mappa del navigatore al centro;

  • Full Map: con la mappa a tutto schermo

  • Pure mode: vengono mostrate solo le informazioni essenziali, tra cui la velocità, i segnali stradali e la navigazione (con pittogrammi semplificati).



Vogliamo proprio trovarle un difetto? Spesso alcune informazioni (quali l'orario e la temperatura esterna) sono parzialmente nascoste alla vista dalla corona del volante e non sempre è agevole raggiungere i comandi soft touch per il controllo delle funzioni quali l'illuminazione e il telaio.


Sempre affascinante il volante sportivo GT, con razze forate e manettino per le modalità di guida è possibile selezionare rapidamente le modalità di guida. Il selettore del cambio è posizionato alla destra del volante mentre resta, come da tradizione Porsche, il pulsante di avviamento alla sinistra del volante (anche se l'auto è già accesa quando si accede all'abitacolo) e anche l’orologio analogico nella parte alta della plancia.



Quest’ultima, lineare ma al contempo avvolgente grazie all’imponente tunnel centrale, è sormontata da un display centrale touch da 10,9 pollici con risoluzione full HD nel quale sono racchiuse le principali funzionalità di infotainment nonché la gestione di alcuni settaggi tra cui quelli del sistema Porsche Active Stability Management (PASM). In opzione è presente un secondo display di egual misura destinato al passeggero anteriore, che da spento si nasconde dietro la copertura in vetro.


Un quarto display touch, stavolta da 8,4 pollici, viene invece collocato nella alta console centrale, da cui possono essere gestite le funzioni "fisiche" della vettura, dal sistema di climatizzazione (controllabile solo via schermo) all'impostazione dei sedili, nonché all'inserimento delle destinazioni del navigatore. Molto particolare è il feedback aptico, una piccola vibrazione che simula il click di un tasto fisico. E se proprio non vi va giù il touchscreen, ci sono sempre i comandi vocali evoluti, richiamabili con la formula "Hey Porsche".



A proposito di evoluzione, nel navigatore connesso è sempre comoda la ricerca dei punti di interesse, e se la destinazione è una colonnina la funzione Charging Planner inizia a pre-riscaldare la batteria per farla ricaricare alla temperatura ottimale riducendo così anche del 50% i tempi necessari.


Visto che parliamo di un’auto a zero emissioni locali, è apprezzabile la disponibilità, oltre ai rivestimenti in classica pelle, anche di una pelle vegana conciata con metodi naturali o, in alternativa, un tessuto in microfibra realizzato in parte con fibre di poliestere riciclato. E anche la moquette è realizzata con plastica in parte riciclata.


Porsche Taycan 4S: come va su strada


Realizzata sulla piattaforma J1, quella che ha dato i natali anche alla “cugina” Audi e-tron GT, Porsche Taycan propone un powertrain composto da 2 motori elettrici sincroni a magneti permanenti, alimentati da un impianto elettrico a 800 V.



L’esemplare in prova risponde al nome di Taycan 4S con Performance Battery Plus, secondo noi la giusta via di mezzo tra la Taycan standard e le varianti Turbo e Turbo S. I dati restano comunque da autentica supercar. Un esempio? La potenza massima ammonta ad un equivalente di 530 CV (con una punta di 571 CV offerti dal Launch Control), la coppia massima erogata è invece di 650 Nm.



Numeri che si traducono in prestazioni che lasciano senza fiato quando si preme il pedale dell’acceleratore: lo 0-100 km/h viene coperto in 4 secondi nella modalità Launch Control, mentre la velocità massima viene autolimitata a 250 km/h.


E sì, lo sappiamo che molti di voi diranno: "eh ma la Tesla accelera molto più forte". Vero (anche se nella gamma Taycan è presente la versione Turbo S che si avvicina molto alle varianti più performanti di Tesla Model S), ma quello che per il momento le Tesla non sono in grado di garantire sono le alte prestazioni nell’utilizzo prolungato. Il merito va a tanti elementi che lavorano insieme per permettere a Taycan di offrire la potenza di picco per un periodo più lungo rispetto a qualsiasi altra auto elettrica sul mercato.


In primis alla trasmissione, altra chicca sviluppata in casa da Porsche: dei due motori elettrici (uno per l’asse anteriore e uno per quello posteriore) è quello posteriore più potente ad essere associato ad una trasmissione automatica a due rapporti: il primo rapporto assicura il massimo spunto da fermo, mentre il secondo si occupa di garantire la massima accelerazione nelle riprese ad alte velocità (per esempio, lo 80-120 km/h viene completato in soli 2,3 secondi). Il secondo elemento che contribuisce alle prestazioni prolungate è la gestione termica del pacco batterie e del motore, affidata ad un sofisticato sistema a liquido.



E poi, la grande differenza tra questa e l’elettrica americana per eccellenza sta nella dinamica di guida, capace di soddisfare anche i guidatori europei più smaliziati. Pur ricordando che parliamo di un’auto elettrica dal peso a vuoto di ben 2.220 kg – comunque non troppo lontano da quello di una Panamera termica di egual potenza – è incredibile quanto Taycan riesca ad essere efficace tra le curve.


L’assetto è piatto, complice in primis il baricentro che è addirittura più basso rispetto a quello di una 911. Ma qui il merito va anche ad una quasi perfetta distribuzione dei pesi, ad uno sterzo incredibilmente comunicativo, ad un posteriore che segue fedelmente l’anteriore accompagnandolo – se si forza la mano - in decisi sovrasterzi di potenza che però sono facilmente controllabili agendo con il pedale dell’acceleratore.


In curva l’auto non si piega, grazie alla stabilizzazione elettronica del rollio, mentre l’ingresso e l’uscita dalle curve è più veloce di quanto si potrebbe pensare per via delle quattro ruote sterzanti. E poi c’è la trazione integrale elettrica, con un differenziale posteriore elettronico a slittamento limitato che garantisce una distribuzione della coppia più veloce e precisa rispetto ad una tradizionale termica integrale.



Le modalità di guida, Range, Normal, Sport, Sport Plus e Individual, hanno una diversa taratura di sterzo, acceleratore, sospensioni ad aria (che restano sempre piuttosto rigide, pur filtrando bene le asperità). Di norma, Taycan viaggia a trazione posteriore, servendosi dell’asse anteriore per le accelerazioni da fermo. Il cambio posteriore, invece, mantiene quasi sempre la seconda marcia per ridurre i consumi, utilizzando la prima per le accelerazioni e per la retromarcia.


E poi c’è un optional che sopperisce a quello che davvero manca a Taycan rispetto alle sportive termiche: il sound. Con il Porsche Electric Sport Sound, un suono degno dei migliori film di fantascienza (creato amplificando il vero rumore proveniente dal motore elettrico) pervaderà esterni e interni con una tonalità proporzionale alla velocità, anche in rilascio.


Porsche Taycan 4S: autonomia e ricarica ultra-rapida


Il pacco batterie della versione Performance Battery Plus, ovvero il più grande, ha una capacità lorda di 93,4 kWh e 83,7 kWh netti. Con la motorizzazione 4S, questo significa ottenere un consumo medio compreso tra 21,6 e 17,8 kWh/100 km, pari ad un’autonomia compresa tra i 389 km d’inverno e i 464 km d’estate, con tutte le utenze accese. Durante il nostro test, che si è svolto in pieno inverno con temperature tra 0 e 10 gradi, abbiamo rilevato un'autonomia massima di circa 360 km, con consumi che viaggiando in tranquillità si attestano sui 23 kWh/100 km (26 kWh/100 km concedendosi qualche accelerazione ogni tanto).


A tenere a bada i consumi ci sono il sistema di recupero dell’energia, che si serve del radar anteriore per aumentare il freno motore a seconda della distanza dal veicolo che precede. La potenza massima del recupero di energia è impressionante, pari a 265 kW frenando a 100 km/h. Un po’ più difficile è invece attivare la guida ad un solo pedale fissa: bisogna entrare nei menu delle modalità di guida e impostarla manualmente.



Un applauso va fatto, infine, alla flessibilità di ricarica di Taycan 4S, che nella versione con batteria più grande supporta la ricarica rapida in corrente continua fino a ben 270 kW), sfruttabile, oltre che nella rete del consorzio IONITY (di cui Porsche fa parte), anche nella sempre più crescente rete di ricarica proprietaria Porsche presente nei luoghi di villeggiatura, nei ristoranti e nei Centri Porsche. Questo significa ricaricare da 0 all’80% in 22,5 minuti, beneficiando della presa di ricarica CCS Combo ricavata nel lato destro. A sinistra, invece, c’è una seconda presa di Tipo 2 per accedere al caricatore interno da 11 kW, che in opzione arriva fino a 22 kW.


Scontato in questo segmento il servizio di ricarica che permette di accedere alla maggior parte delle colonnine in tutta Europa con una sola tessera, nonché la Porsche Connect App, che gestisce le serrature, il livello di carica, la prenotazione e il pagamento delle colonnine e la pre-climatizzazione dell’abitacolo.


Una breve menzione, infine, alla suite di ADAS, molti dei quali a pagamento, che funzionano però in maniera esemplare, specialmente se ci riferiamo al cruise control adattivo predittivo, al centramento di corsia (con funzione Traffic Jam) e alla telecamera a 360 gradi dalla risoluzione altissima.


Porsche Taycan: prezzi


Porsche Taycan parte dai circa 86.000 euro della versione standard con trazione posteriore. La 4S parte da 110.000 euro con batteria Performance e da 115.000 euro con batteria Performance Plus. Il nostro esemplare, che include i cerchi aerodinamici da 21 pollici, il colore rosso carminio, il display touch per il passeggero anteriore, i fari a matrice di LED, la guida autonoma di livello 2, supera i 150.000 euro. Si tratta di valori in linea con quelli di Panamera in una motorizzazione con potenza equivalente, ma prestazioni complessive inferiori e un piacere di guida non migliore o peggiore, bensì totalmente differente.



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Porsche Taycan: video prova


Porsche Taycan: galleria foto di @franciacortasupercars



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