Prova su strada in anteprima di Hyundai Bayon, il nuovo B-SUV compatto di Hyundai disponibile in versione benzina, mild hybrid e anche a GPL.
La presenza di Hyundai Kona nel segmento dei SUV compatti non era evidentemente sufficiente per i vertici di Hyundai che, spinti dalla continua crescita di questa fascia di mercato, hanno trovato spazio per un ulteriore B-SUV, ancora più compatto: nuovo Hyundai Bayon.
L'auto giusta al momento giusto
Il nome Bayon, ispirato all'affascinante località di villeggiatura francese di Bayonne, conferma la "natura" del nuovo SUV compatto: un modello progettato espressamente per per rispondere alle esigenze degli automobilisti del Vecchio Continente. Il tutto senza rinunciare alla tecnologia dei modelli di categoria superiore.
Hyundai Bayon: design esterni
Bayon abbraccia la filosofia stilistica Sensuous Sportiness, già vista all'opera sulle nuove i20 e Tucson. Proporzioni azzeccate, linee fluide alternate a spigoli vivi e una grande attenzione ai dettagli, come i gruppi ottici sdoppiati all'anteriore e i fanali a freccia al posteriore, uniti da un sottile elemento rosso. La parentela con i due modelli sopracitati è evidente, ma al contempo Bayon ha una personalità ben distinta, enfatizzata dalle protezioni in plastica nera e satinata, dai cerchi fino a 17 pollici e dalla disponibilità del tetto nero a contrasto.
Hyundai Bayon: design interni e infotainment
Dove Bayon tradisce la parentela con nuova i20 è all'interno: la plancia, infatti, è praticamente la stessa, caratterizzata da un motivo centrale che nasconde abilmente le bocchette dell'aria. I toni scuri sono resi più freschi e colorati dalle cuciture a contrasto e dall'illuminazione interna a LED. Le plastiche sono tutte rigide, ma ben assemblate, mentre parte dei rivestimenti dei sedili è realizzata tramite plastica recuperata dai mari.
Ricca la dotazione tecnologica, composta da una strumentazione digitale da 10,25 pollici parzialmente configurabile nella grafica e da un display touch centrale da 10,25 oppure 8 pollici, quest'ultimo curiosamente dotato di Apple CarPlay e Android Auto wireless (quello più ricco e costoso, invece, richiede ancora il cavo). Presenti la base di ricarica wireless per smartphone, tre prese USB (due davanti e una dietro) e tutti i servizi connessi Bluelink per la gestione anche remota tramite app.
Hyundai Bayon: dimensioni, bagagliaio e spazio interno
Le dimensioni di Hyundai Bayon la collocano appena sotto Hyundai Kona. Hyundai Bayon propone una lunghezza di 4.180 mm (2 cm in meno di Kona), una larghezza di 1.775 mm, un'altezza di 1.500 mm e un passo di 2.580 mm. Quest'ultimo regala un'ottima abitabilità interna, con 82 cm per le gambe dei passeggeri posteriori.
L'altezza da terra varia dai 165 mm con cerchi da 15 o 16 pollici a 183 mm con cerchi da 17 pollici: parliamo di un SUV a trazione esclusivamente anteriore. Il bagagliaio di Hyundai Bayon misura invece un minimo di 411 litri e un massimo di 1.205 litri abbattendo gli schienali posteriori. Valori superiori di circa 50 litri rispetto a Kona.
Hyundai Bayon: anche ibrido e a GPL
La gamma motori di Hyundai Bayon propone esclusivamente soluzioni a benzina, abbinate volendo anche ad un sistema mild hybrid a 48 V. La base di partenza è il 1.2 MPi, un 4 cilindri aspirato da 84 CV e 117 Nm di coppia abbinato ad un cambio manuale a 5 marce. Questa motorizzazione sarà abbinabile, da fine anno, anche ad un impianto a GPL installato in Italia dalla BRC.
Si sale poi al 1.0 T-GDi, un turbo benzina 3 cilindri disponibile al momento del lancio nella versione mild hybrid a 48 V da 100 CV abbinata al cambio manuale iMT a 6 marce (con frizione a controllo elettronico) oppure all’automatico DCT doppia frizione a 7 rapporti.
Hyundai Bayon: prova su strada del mild hybrid
Per il nostro primo contatto con Hyundai Bayon abbiamo scelto una delle motorizzazioni probabilmente più gettonate sul nostro mercato: il 1.0 T-GDi mild hybrid 48 V da 100 CV abbinato al cambio manuale iMT a 6 rapporti con frizione a controllo elettronico.
Un motore che si dimostra fin dai primi metri abbastanza brillante, complice una coppia massima di 175 Nm disponibile fin dai 1.500 giri/minuto con un arco di erogazione costante fino ai 4.000 giri/minuto. Il 3 cilindri spinge agevolmente i circa 1.170 kg di massa in ordine di marcia di Bayon, con uno 0-100 km/h coperto in 11,7 secondi e una velocità massima di 183 km/h.
Al contrario di molti 3 cilindri, il 1.0 T-GDi (lo stesso che abbiamo testato nella prova su strada di Kia Picanto 2021) cerca di nascondere le vibrazioni al minimo, a freddo e ad alti regimi, dimostrandosi fluido e abbastanza silenzioso. L'unico suo limite emerge quando si percorrono strade in salita e a pieno carico, una situazione a cui in ogni caso si pone rimedio scalando un paio di marce.
A proposito di cambio, l'iMT (già provato su Hyundai i30) funziona sempre bene, agevolando i cambi marcia e riducendo gli "errori" che si possono commettere nella pressione della frizione. In più, il sistema "dialoga" con il sistema mild hybrid a 48 V per scollegare la frizione nelle situazioni in cui il veleggio è la soluzione più idonea per ridurre i consumi e le emissioni. La Casa dichiara una media di consumo, nel ciclo WLTP, compresa tra 5,2 e 5,5 l/100 km: noi, dopo un percorso di circa 50 km svolto in ambito urbano ed extraurbano, abbiamo rilevato una media (riportata dal computer di bordo) di circa 7 l/100 km. Ci riserviamo di un giudizio più approfondito quando l'auto arriverà in redazione.
Bayon è inoltre il primo SUV Hyundai non sportivo ad essere dotato della funzione Rev Matching, che sincronizza al meglio cambio e acceleratore per cambiate più fluide o più sportive a seconda della modalità di guida scelta (Eco, Normal e Sport).
A livello dinamico, Hyundai Bayon propone uno schema meccanico tradizionale: trazione anteriore e sospensioni anteriori MacPherson e posteriori a ponte torcente. Data la relativa leggerezza del mezzo, l'assale rigido riesce ad assorbire in modo più che dignitoso la maggior parte delle asperità del fondo stradale, mentre la taratura delle sospensioni tendente al rigido (ma senza spaccare la schiena degli occupanti) garantisce un rollio solamente accennato nelle curve strette e ad alta velocità.
Hyundai Bayon: ADAS
Molto completa è infine la dotazione di ADAS di Hyundai Bayon, con la guida autonoma di livello 2 resa possibile dallo Smart Cruise Control adattivo con funzione predittiva grazie ai dati del navigatore insieme al centramento di corsia Lane Following Assist. Presenti anche la frenata di emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti e funzione di svolta, il rilevatore di attenzione, l'avviso di ripartenza del veicolo che precede, il rilevatore della presenza di persone, animali o oggetti nei sedili posteriori, il controllo dell'angolo cieco con frenata ance al posteriore, gli abbaglianti automatici e il park assist.
Hyundai Bayon: prezzi e allestimenti
Bayon si posiziona appena sotto la "soglia psicologica" dei 20.000 euro, intercettando un pubblico alla ricerca di un'auto di ultima generazione, compatta, spaziosa e al giusto prezzo. Si parte da 19.400 euro, incentivi e promozioni escluse, per la motorizzazione d'ingresso 1.2 MPi aspirata da 84 CV con cambio manuale. Solo due le versioni (XLine e XClass), con una dotazione già piuttosto completa fin dalla base: incluso, per esempio, l'infotainment con schermo touch da 8 pollici e compatibilità wireless per Apple CarPlay e Android Auto.
Per una XClass con motore 1.0 turbo mild hybrid 48V e cambio manuale iMT - come l'esemplare in prova - ci vogliono 24.050 euro, che salgono a 25.500 euro se scegliete il cambio automatico.
Pochi gli optional disponibili: oltre alla vernice metallizzata e al tetto phantom black, ci sono solo il Safety & Tech Pack e, per la versione d'accesso, i fari full LED.
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