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Mazda CX-5 2021: prova e recensione del SUV aggiornato (Video)

Aggiornamento: 3 mag 2021

Il SUV medio Mazda CX-5 si aggiorna per il 2021 con un nuovo sistema di infotainment e diverse novità meccaniche. L'abbiamo provato con il motore 2.0 Skyactiv-G da 165 CV.



CX-5 è da diverso tempo il modello più venduto di Mazda a livello globale: pensate che costituisce circa il 35% delle vendite complessive del marchio. Numeri troppo rilevanti per dormire sugli allori. Ecco dunque che nel corso degli anni, il SUV medio di Hiroshima è stato costantemente aggiornato e dunque perfezionato tanto fuori quanto soprattutto sottopelle. A pochi mesi dal Model Year 2020, di cui trovate la prova completa su Showcar, CX-5 si aggiorna nuovamente con il Model Year 2021, più raffinato nella meccanica e più tecnologico. Ve lo raccontiamo in questa recensione.


Mazda CX-5 2021: design che vince non si cambia



Fuori CX-5 2021 non cambia di una virgola rispetto al modello precedente: restano dunque le superfici fluide e semplici di questa seconda generazione, che è invecchiata molto bene in questi quattro anni (la seconda generazione è nata nel 2017) dove essenzialmente sono stati cambiati solo i badge. Che dire poi della tinta multistrato Soul Red Crystal, una vera firma stilistica per Mazda, anche se la tavolozza colori prevede un totale di ben 10 tinte.



Le dimensioni di Mazda CX-5: 4.555 mm di lunghezza x 1.840 mm di larghezza x 1.680 mm di altezza x 1.549 kg di peso.

Nessuna novità nemmeno per quanto riguarda le dimensioni e lo spazio interno, degno di un SUV lungo 4.555 mm dotato di un bagagliaio generoso, che misura un minimo di 506 litri e un massimo di 1.620 litri. I passeggeri posteriori possono godere di bocchette dell'aria, sedili ben conformati, un tunnel centrale non troppo invadente nonostante la trazione integrale e un bracciolo con portabicchieri e comandi per il riscaldamento delle sedute laterali.



Davanti, i comodi sedili prevedono ampie regolazioni elettriche (compresa quella dell'inclinazione della seduta) e sono dotati di riscaldamento e ventilazione (tra l'altro molto potente). I comandi sono fisici per tutte le funzioni principali (anche se quelli del clima sono posizionati un po' troppo in basso) e, in generale, è elevata l'attenzione alla qualità percepita, con feedback tattili e acustici di ottimo livello sia per le manopole sia per i tasti. Nulla di nuovo se siete già abituati alle Mazda...


Mazda CX-5 2021: infotainment (quasi) al top



Dove cambia significativamente CX-5 2021 è nella tecnologia di bordo, con il debutto del nuovo sistema di infotainment Human Machine Interface, già visto su Mazda3 e CX-30. Il display, posizionato in stile tablet nella parte alta della plancia, passa da 8 a 10,25 pollici e guadagna un formato d’aspetto orizzontale, da 8:3. Il sistema è innanzitutto più bello da vedere, con uno stile più contemporaneo e una grafica in linea con i modelli più recenti.



E proprio dai modelli più recenti, e in particolare all’elettrica MX-30 di cui trovate la nostra recensione QUI, CX-5 2021 eredita la connessione internet, con il supporto alla chiamata di emergenza, agli aggiornamenti software da remoto e alla My Mazda App. Quest’ultima permette di ricevere, direttamente sul proprio smartphone iOS o Android, informazioni sullo stato dell’auto come il livello liquidi, la pressione pneumatici, il blocco delle porte a distanza e la funzione di ricerca vettura in parcheggio. Inoltre, si potrà scegliere ed inviare direttamente al navigatore dell’auto il percorso prescelto sul telefono, prendere contatto con la concessionaria e richiedere la prenotazione del servizio in officina o l’assistenza stradale, oppure ricevere notifiche quali ad esempio se si è attivato il nuovo sistema di antifurto perimetrico e volumetrico dell’auto (ora di serie) a causa di un tentativo di effrazione dell’auto.



La logica di gestione dei tanti menu è semplice e intuitiva, con un bel rotore sul tunnel centrale che permette di arrivare dritti alla funzione desiderata senza distrarsi troppo alla guida (come invece avviene con le soluzioni touchscreen). C’è la solita schermata dedicata al monitor dei consumi e della disattivazione dei cilindri (ove disponibile) e c’è anche il supporto ad Android Auto e Apple CarPlay, ma purtroppo entrambi ancora con il cavo, a differenza delle nuove CX-3 e MX-5 2021 che offrono CarPlay senza fili nonostante montino un sistema di infotainment più vecchio.


Mazda CX-5 2021: cosa cambia sottopelle



L’altro aspetto, fondamentale per Mazda, in cui CX-5 2021 è migliorato, è sottopelle. L’aggiornamento prevede un’ulteriore ottimizzazione sotto il cofano, per incrementare il piacere di guida ma anche l’efficienza. In Mazda sono così intervenuti per una riduzione sensibile degli attriti, hanno aggiornato la trasmissione automatica Skyactiv Drive, affinato la trazione integrale i-Activ AWD e ottimizzato il funzionamento del pedale dell’acceleratore con una migliore risposta e controllo del veicolo.


Il risultato? Secondo la Casa, ora CX-5 2021 è molto più pronto e reattivo agli input in ogni situazione di guida, soprattutto nelle fasi di ripresa. Tutti i motori hanno ottenuto un miglioramento nel livello di emissioni di CO2 nel ciclo WLTP, scesi fino al 7% rispetto al modello uscente.


Quattro i motori disponibili: due benzina Skyactiv-G 2.0L 165 CV e 2.5L da 194 CV - entrambi dotati di tecnologia per la disattivazione dei cilindri sulle versioni manuali - e due unità diesel Skyactiv-D 2.2L da 150 CV e 184 CV.


Mazda CX-5 2021 Skyactiv-G 2.0L 165: come va su strada il SUV a benzina



L’esemplare in prova è spinto dal 2.0 benzina, capace di erogare 165 CV di potenza e una coppia massima di 213 Nm disponibile a 4.000 giri/minuto. Un classico della produzione Mazda, che devo dire si difende bene anche perché la massa non è così elevata come si potrebbe pensare, parliamo infatti di 1.549 kg in ordine di marcia in questa versione con trazione integrale e cambio automatico. Le prestazioni infatti sono buone, con 188 km/h di velocità massima e un’accelerazione 0-100 km/h in 10,3 secondi, così come non male è la capacità di traino pari a 2 tonnellate tonde tonde.



Certo, la coppia del 2.2 turbodiesel è un’altra cosa, ma anche qui affondando sul pedale dell’acceleratore non si rimane delusi: il 4 cilindri benzina è fluido e rotondo, ha una buona "schiena" e rinuncia alle vibrazioni e al ticchettio tipico dei motori a gasolio. In realtà anche questo benzina fa sentire la sua voce, in particolare negli avviamenti a freddo: nulla di preoccupante.


Lo sterzo è gradevole, con un carico abbastanza pesante che ci permette di dare confidenza all’auto, portandola al limite tra le curve. Sì perché è vero che siamo su un SUV di una certa stazza, ma è anche vero che parliamo di un SUV in capace di regalare quella unione tra uomo e macchina – in giapponese Jinba Ittai – che poche auto oltre alle Mazda sono in grado di offrire.



Le sospensioni sono tarate sul rigido e il rollio è dunque piuttosto contenuto, nonostante questo l’assorbimento delle asperità è garantito nella maggior parte delle situazioni. Il cambio è abbastanza reattivo se si imposta la modalità Sport sul tunnel centrale, con una buona intelligenza nella scelta di tenere o meno una marcia marcia inferiore a seconda della situazione (per esempio in discesa) e la possibilità di sfruttare i paddle al volante per la guida in manuale.


In modalità normale, invece, è il solito automatico a 6 marce con convertitore di coppia, abbastanza fluido e notevolmente migliorato nella reattività, anche se resta un effetto trascinamento fin troppo evidente quando si rilascia il pedale dell’acceleratore.



La trazione integrale, infine, vi aiuterà a trarvi d’impaccio sui fondi sdrucciolevoli grazie alla funzione (introdotta con il Model Year 2020) che invia tutta la coppia alle ruote con più aderenza. Senza dimenticare il G-Vectoring Control Plus, che frena le ruote esterne alla curva per ridurre il sottosterzo e aumentare la sicurezza di marcia.


A livello di consumi, nonostante tutte le ottimizzazioni di cui sopra, la combinazione tra trazione integrale e cambio automatico non può fare miracoli, con una media di 8 litri per 100 km viaggiando col piede leggero e 9 litri per 100 km senza fare troppa attenzione, contro un valore dichiarato nel ciclo WLTP di 7,7 l/100 km.


Mazda CX-5 2021: non è autonoma per scelta



Ricca la dotazione di ADAS, che tuttavia non raggiungono la guida autonoma di livello 2 avanzata di altri concorrenti. Manca infatti un sistema di centramento della corsia, sostituito da un sistema (comunque molto affidabile) che si limita a correggere la traiettoria dello sterzo quando ci si avvicina alle linee di demarcazione.


Questo in realtà è frutto di una precisa scelta di Mazda, che da sempre adotta un approccio volto ad assistere il conducente e non a sostituirlo. Presenti, comunque, il cruise control adattivo con funzione stop&go (affidabile ma un po' troppo brusco nel ripristino della velocità impostata), il riconoscimento degli ostacoli con frenata automatica, il controllo dell’angolo cieco anche in retromarcia, una telecamera a 360 gradi dalla definizione altissima e i fari a matrice di LED, una comodità irrinunciabile.


Mazda CX-5 2021: versioni, dotazione e prezzi



La gamma italiana di CX-5 2021 propone tre allestimenti classici - Business, Exclusive e Signature – e due versioni speciali: la Homura, più sportiveggiante, e la 100th Anniversary. Mazda CX-5 Homura prevede infatti i cerchi da 19” di colore Nero lucido così come i gusci dei retrovisori esterni, mentre agli interni presenta i sedili rivestiti in pelle Black riscaldabili elettricamente (anteriormente) con parte centrale in tessuto scamosciato e cuciture rosse e inserti di Nero lucido.



L’allestimento 100th Anniversary, già visto su Mazda CX-30 e Mazda3 2021, debutta con la versione 2021 di Mazda CX-5 in abbinamento alle motorizzazioni 2.0L Skyactiv-G 165 CV e 2.2L diesel Skyactiv-D 184 CV, entrambe con trazione integrale i-Activ AWD e cambio manuale. Comuni con gli altri modelli della Casa sono la colorazione esterna Snowflake White Pearl a contrasto con i sedili interni in pelle Nappa Burgundy Red con poggiatesta anteriori con logo goffrato, i badge esterni, i coprimozzi centrali con logo esclusivo ed una serie di ulteriori dettagli studiati per celebrare i 100 anni della Casa di Hiroshima nel 2020.


I prezzi di Mazda CX-5 2021 partono da 33.150 euro, riferiti all’allestimento Business con motore 2.0L benzina 165 CV, trazione anteriore e cambio manuale. La dotazione è già piuttosto completa dell’infotainment e dei principali sistemi di sicurezza. Per avere davvero il meglio bisogna puntare sulla versione top di gamma Signature, che con cambio automatico, trazione integrale e tutto di serie (rimane fuori solo la vernice metallizzata Soul Red Crystal a 1.300 euro) parte da 44.050 euro.



Voi cosa ne pensate di Mazda CX-5 2021? Fatecelo sapere commentando sotto questo articolo oppure sotto il video sul canale YouTube di Showcar. Non dimenticatevi di seguirci sui nostri canali social - Facebook, Instagram e Tik Tok - e di scriverci, per qualsiasi domanda e curiosità, al numero SMS/Whatsapp 3515680441. Ci trovate anche in televisione sui canali di ShowcarTV!


Mazda CX-5 2021: video prova



Mazda CX-5 2021: galleria foto



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