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Milano contro i diesel Euro 5 in Area B e parecchie ibride in Area C

Comune di Milano scatenato con provvedimenti anti auto.



Lo chiamavano diritto della mobilità e, in teoria, dava la possibilità a tutti di muoversi per lavoro o svago. Ma ormai di quel diritto si sono quasi perse le tracce. Si pensi al Comune di Milano, scatenato con provvedimenti anti auto: contro i diesel Euro 5 in Area B e parecchie ibride in Area C.


Il 21 febbraio, il Consiglio comunale meneghino ha approvato il Piano aria e clima (Pac) che prevede le seguenti misure: blocco dei veicoli a gasolio Euro 5 nell’Area B, la gigantesca Zona a traffico limitato non a pagamento; depavimentazione delle aree di sosta urbane di superficie (insomma, meno parcheggi). Città con accesso privilegiato in città a pedoni, biciclette e monopattini elettrici, con ciclabili ovunque. Poi piccole ZTL in qualsiasi quartiere, con telecamere.


Da ottobre 2022 e in sintonia con quanto già previsto dalle limitazioni di Area B, verranno gradualmente esclusi dall'accesso in città i veicoli considerati più inquinanti, a cominciare dai diesel Euro 5.


Per chi sgarra, l’occhio elettronico registra la targa, manda a casa una multa di circa 100 euro. Se per errori sbagli 10 volte, sono 1.000 euro: le multe seriali per infrazioni involontarie.


Questo documento di visione strategica per l'adattamento della città di Milano ai cambiamenti climatici e per il raggiungimento, nell'arco del periodo 2021-2050, dell'azzeramento delle emissioni clima-alteranti, è molto discutibile. Demonizza l’auto in assenza di mezzi pubblici efficienti. Vuole la graduale creazione di una città ciclo-pedonale, una città a 30 km all'ora, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare, dice.


C’è anche una deresponsabilizzazione politica ed elettorale della Giunta Sala di Milano: chi abita e lavora in centro, nella metropoli, magari è soddisfatto e vota a favore. Ma chi è pendolare, d’inverno, col gelo, e deve accompagnare i bambini a scuola, non può esprimere un consenso col voto a Milano. Non si chiede loro un parere. Ogni città fa da sé: un futuro da Medioevo, coi balzelli, le barriere, le gabelle per i forestieri?


Vale la pena far notare intanto come a Milano si soffochi causa polveri sottili. Forse, la politica anti-auto non porta questi grossi risultati che ci si attendeva.


Seconda questione: parecchi proprietari di ibride, per entrare in Area C (centro ZTL a pagamento), dovranno versare il pedaggio di 5 euro. Chi? Quelli che hanno ibride con emissioni di anidride carbonica superiori a 100 g/km, finora esentate dal pagamento del ticket d’ingresso. La data fatale è il 1° ottobre 2022. Se no, multa di 100 euro.


Beffa atroce per chi ha comprato le ibride per entrare gratuitamente in Area C. E mossa che lascia parecchi dubbi: in particolare, solo per fare un esempio eclatante, una Fiat Panda Hybrid pagherà i 5 euro (emette oltre 100 g/km di CO2), mentre un’ibrida plug-in di extra lusso costosissima no. Per Milano, una Euro 6d mild hybrid di ultima generazione è identica a un’Euro 3, 4 e 5 a benzina non ibrida, che ha emissioni inquinanti superiori, e di gran lunga.


Tutti quei pendolari, onesti e tranquilli lavoratori dipendenti, che avevano comprato un'utilitaria o una citycar facendo un investimento per il futuro, vedono così andare in fumo le loro speranze... E i loro soldi.


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